Reading: La via dei simboli
(Antonino Saggio LA VIA DEI SIMBOLI. IL RITORNO DEL MONUMENTO Costruire, n.182, Luglio-Agosto '98 (pp.124-128))
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/raccolta/31simboli/31simboli.html
Osservando attentamente gli edifici di Utzon e di Gehry, considerandoli punto di inizio e di apice della nuova architettura
simbolica-monumentale,
mi ritrovo a considerare questo tipo di architettura con
punto di vista nuovo, diverso e trasversale rispetto a quanto appreso fino ad
ora;
Prima di questo, la mia opinione, probabilmente superficiale
e poco informata, mi portava a considerare questi progetti frutto di un tipo di
architettura succube dell'ego dell'architetto,
un'architettura volta a
celebrare il progettista e a fare pubblicità ad esso piuttosto che al simbolo,
alla situazione che rappresenta
(questo è molto più vero per il Museo di Bilbao,
piuttosto che per l'Opera House di Sidney).
In questo modo catalogavo questi edifici al di fuori di
quell' architettura che ritenevo "giusta",
nel senso di corretta, per
ogni suo aspetto di forma e funzione.
Dopo quest'articolo, dopo questa "lezione", analizzando
i progetti come ricerca di un nuovo tipo di architettura,
che possa essere
rappresentazione e significato oltre che funzione,
trovo giusto riconsiderare
le mie opinioni a riguardo e osservare la situazione con una valutazione più
globale,
più consapevole dei mutamenti del contesto e di evoluzione(rivoluzione?)
di necessità e di linguaggio della nostra epoca…
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